È il più settentrionale tra i laghi della regione occupata dal bosco andino patagonico.
La sua superficie è di circa 5.340 ettari ed occupa una valle orientata da ovest verso est, ai piedi del Vulcano Batea Mahuida. Fa parte della conca del Río Negro.
Sulla sponda nord si trova la città di Villa Pehuenia, insediamento giovane, nato nel decennio del 1990, e dedicata specialmente al turismo. Sempre su queste sponde si trovano vari insediamenti di comunità mapuche, gli abitanti nativi della regione.
È circondato da bellissimi paesaggi di foreste e boschi che non hanno la varietà di specie delle regioni più a sud però sono molto caratteristici per la presenza della specie Araucaria araucana, che cresce elevando le proprie cime oltre quelle delle sottostanti fagacee.
Tali boschi non sono sotto la protezione di un parco nazionale e la loro conservazione dipende solamente dalla volontà dei proprietari terrieri della zona. Sulla sponda est del lago e sulle pendici del vulcano Batea Mahuida sono state realizzate grandi piantagioni di pini, di varietà che sono potenzialmente molto competitive rispetto alle specie locali. Però la maggior parte del bosco originale è ancora conservata integra, inclusa la zone della città di Villa Pehuenia.
Il lago possiede una vocazione turistica in piena espansione, specialmente per gli abitanti della città di Neuquén e della provincia di Río Negro, che è collegata a queste zone attraverso la Ruta Nacional Numero 22.
A breve distanza dal lago, in direzione nord-ovest, si trova il Paso Internacional Icalma, che attraversa la Cordigliera delle Ande, e collega la città di Icalma, in Cile, con l'Argentina. Il transito attraverso il passo ha incrementato il turismo nella zona.
L'Araucaria araucana (Molina) K. Koch, 1873 è la specie più rustica nel genere Araucaria e può crescere fino in Norvegia (ad Ålesund)[2]. La conifera è nativa del Cile centrale e dell'Argentina centro-occidentale ed è un albero sempreverde alto fino a 50 m, con un tronco dalla circonferenza massima di 2 m. Viene considerato l'albero nazionale del Cile.
Le foglie sono spesse, dure e appuntite, di forma triangolare, lunghe 3-4 cm e larghe 1-3 cm alla base, con il bordo tagliente come un rasoio. Rimangono sull'albero per 10-15 anni e ricoprono gran parte dell'albero a eccezione dei rami più vecchi.
Descrizione
Le foglie sono spesse, dure e appuntite, di forma triangolare, lunghe 3-4 cm e larghe 1-3 cm alla base, con il bordo tagliente come un rasoio. Rimangono sull'albero per 10-15 anni e ricoprono gran parte dell'albero a eccezione dei rami più vecchi.
Si tratta di una pianta dioica, con gli sporofilli maschili e femminili posti su piante diffrenti, anche se si conoscono esemplari con entrambi. Gli sporofilli maschili contengono polline e hanno una forma oblunga, simile a un cetriolo, lunghi 4 cm all'inizio e poi ingrandendosi fino a 8-12 cm di lunghezza per 5-6 cm di larghezza quando viene rilasciato il polline. Come tutte le conifere, l'impollinazione avviene tramite il vento.
Gli sporofilli femminili sono riuniti in infiorescenze sferiche. Quando sono impollinati, producono uno strobilo legnoso grande, del diametro di 12-20 cm con semi simili a noci posti alla base di ogni scaglia. Lo strobilo può contenere fino a 200 semi: si disintegra a maturità per rilasciare i semi che vengono poi dispersi dagli animali.
Stato di conservazioneVulnerabile
Se ti è piaciuto questo articolo, iscriviti al feed cliccando sull'immagine qui sotto per essere informato sui nuovi contenuti del blog:
Nessun commento:
Posta un commento