Raggiunge un'altezza di 3.405 metri sul livello del mare.
Il nome Chaltén deriva dalla parola in lingua ahoniken che significa la montagna che fuma (a causa delle frequenti nuvole che si addensano sulla sua sommità), e il popolo mapuche l'hanno considerata come una montagna sacra.
Cerro Chaltén è il simbolo della provincia di Santa Cruz, ed è rappresentato nella sua bandiera e nel suo stemma.
Francisco Perito Moreno la battezzà Fitzroy nel 1877 in onore dell'esploratore Robert Fitzroy.
È stato scalato per la prima volta dall'alpinista francese Lionel Terray accompagnato da Guido Magnone nel 1952.
Nonostante la sua bassa altitudine, la montagna è considerata di difficile scalata, ed il granito molto compatto di cui è composta, oltre alle condizioni climatiche generalmente estrema, richiede un elevato livello di esperienza alpinistica.
Per questo le scalate non sono frequenti.
Come si arriva:
Bellissimo itinerario da percorrere in tre giorni ricco di varianti sul tragitto che offre una escursione tra boschi incantati, radure, fiumi e ripidi pendii; il tutto contornato dagli spettacolari ghiacciai che scendono dalle pendici dei famosi colossi mitici dell'alpinismo: Il Fitz Roy, Cerro Torre e compagnia bella.
Di acqua da quelle parti ce ne' in abbondanza ed e' tutta squisita.
Descrizione:Galleria d'immagini:
1° GIORNO: Occorre aver prenotato presso il Chalten un minibus che al mattino porta fino al ponte del Rio Elettrico, da li si imbocca il sentiero per la Pedra del Fraile (2 ore), caratteristico il rifugio-camping a pagamento e i suoi gestori. Ci si sistema e poi si puo' ripartire scarichi per il Passo del Quadrato (2.30 ore andata) per il quale possono essere utili i ramponi per l'ultimo tratto su piccoli ghiacciai; oppure si puo' andare al lago Elettrico e costeggiandolo si puo' arrivare alla base dell'imponente ghiacciaio Marconi (2.30 ore andata).
2° GIORNO: Dal rifugio si riprende a ritroso il sentiero del giorno prima per circa un'ora fino a che, facendo attenzione si incontra una diramazione a dx un po' meno battuta che in 2.30 ore porta al camping libero di Poincenot immerso in uno stupendo bosco; sul sentiero si puo' ammirare la laguna con il ghiacciaio di Piedras Blancas. Dal camping in un'ora si va alla laguna de Los Tres, fantastico balcone dal quale si ammira il maestoso Fitz Roy con i suoi vicini non da meno, la laguna, i ghiacciai e dietro, la valle, che si estende a perdita d'occhio. Da li consiglio di salire in 5min a sx su un piccolo panettone dal quale si puo' ammirare dall'alto l'impressionante laguna Sucia. (nota: nel camping non ci sono strutture ricettive tranne un piccolo "bagno").
3° GIORNO: Se riuscite a ripartire senza piangere un pochino il posto da favola che state lasciando (consiglio sveglia alle 6 per godere dell'alba) si continua in direzione sud e si attraversa una valle ampia e pianeggiante, si costeggiano tre lagune (alla seconda si passa per una spiaggia stupenda) e poi ci si inoltra in un bel bosco fino ad incrociare il sentiero che porta alla laguna Torre sulla dx (2.30 ore); imboccarlo e in 1.30 ore si arriva a questa favolosa laguna dalla quale parte un imponente ghiacciaio che sale fino alle pendici del mitico Cerro Torre; in una giornata di bel tempo lo spettacolo e' assicurato e difficilmente si dimentica (a meno che abbaite il cuore freddo come il ghiaccio..). Da cui volendo si può attraversare il rio Blanco tramite una tirolese e per sentiero in un'oretta si arriva alla base del ghiacciaio. Per il ritorno al Chalten (2.30 ore) basta riprendere il sentiero di salita e... sempre dritto fino al paese.
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