L'Araucaria araucana (Molina) K. Koch, 1873 è la specie più rustica nel genere Araucaria e può crescere fino in Norvegia (ad Ålesund)[2]. La conifera è nativa del Cile centrale e dell'Argentina centro-occidentale ed è un albero sempreverde alto fino a 50 m, con un tronco dalla circonferenza massima di 2 m. Viene considerato l'albero nazionale del Cile.
Le foglie sono spesse, dure e appuntite, di forma triangolare, lunghe 3-4 cm e larghe 1-3 cm alla base, con il bordo tagliente come un rasoio. Rimangono sull'albero per 10-15 anni e ricoprono gran parte dell'albero a eccezione dei rami più vecchi.
Descrizione
Le foglie sono spesse, dure e appuntite, di forma triangolare, lunghe 3-4 cm e larghe 1-3 cm alla base, con il bordo tagliente come un rasoio. Rimangono sull'albero per 10-15 anni e ricoprono gran parte dell'albero a eccezione dei rami più vecchi.
Si tratta di una pianta dioica, con gli sporofilli maschili e femminili posti su piante diffrenti, anche se si conoscono esemplari con entrambi. Gli sporofilli maschili contengono polline e hanno una forma oblunga, simile a un cetriolo, lunghi 4 cm all'inizio e poi ingrandendosi fino a 8-12 cm di lunghezza per 5-6 cm di larghezza quando viene rilasciato il polline. Come tutte le conifere, l'impollinazione avviene tramite il vento.
Gli sporofilli femminili sono riuniti in infiorescenze sferiche. Quando sono impollinati, producono uno strobilo legnoso grande, del diametro di 12-20 cm con semi simili a noci posti alla base di ogni scaglia. Lo strobilo può contenere fino a 200 semi: si disintegra a maturità per rilasciare i semi che vengono poi dispersi dagli animali.
Stato di conservazioneVulnerabile
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