Laghi grandi come mari, ghiacciai unici al mondo, montagne coperte di boschi e nevi perenni, enormi estensioni ventose e semidesertiche, la città più meridionale del mondo ed acque di oceani che eternamente si affrontano, si trovano, combattono e si amalgamo: ecco questo grandissimo triangolo di terra dove finisce l'America.
In queste coste un microcosmo naturalistico di valore ecologico incalcolabile, la Penisola Valdes, proietta le sue spiagge verso il mare aperto dove, confine immaginario tra le acque antartiche e l'Atlantico sud, la balena franca arriva all'inizio dell'inverno australe (maggio) e giunge al Golfo di San Josè ed in parte al Golfo Nuevo per perpetuare la sua specie in un'area naturale quasi incontaminata e dove l'osservatore può interpretare, godere o studiare questi mammiferi giganti, ma sempre imparare a rispettarli se non ad amarli.
Appartenenti alla famiglia dei cetacei, i cui primi fossili ritrovati risalgono al periodo eocene che cominciò circa 55 milioni di anni fa, attualmente esistono 11 specie di balene.
L'Eurobalena australis (dal greco "eu" che significa vera, e australis, dal latino "sud") ha il corpo incurvato, non ha la pinna dorsale. La testa occupa il 25% del totale del corpo ed è coperta in alcuni punti di callosità cheratinose generate dalla pelle, dove abitualmente si trovano dei parassiti. Il respiro che esce da due sfiatatoi disegnando nell'area uno spruzzo a forma di "V" è alto di solito circa 5 m. La parte sinistra è più alta della destra.
Generalmente le balene saltano fino a dieci o più volte di seguito. Quando colpiscono l'acqua, il fragore si può sentire da grandi distanze.
Le femmine a 3 o 4 anni, quando raggiungono la maturità sessuale, arrivano a 13 metri di lunghezza; i maschi sono di poco più corti. La lunghezza massima osservata in esemplari nella Penisola Valdés è di 16 metri per le femmine e di 15 per i maschi.
I piccoli appena nati sono lunghi 5 metri e mezzo e durante i primi mesi di vita crescono 35 millimetri al giorno, fino ad arrivare al peso massimo di circa 30 o 40 tonnellate.
L'osso della mascella forma una curva dalla quale escono tra le 230 e le 380 barbe cornee (i fanoni). Ogni placca è lunga circa 2,40 m ed è formata da un pelo corto e duro. Queste placche sono utilizzate per filtrare gli alimenti.
La balena apre la bocca nuotando verso il cibo, composto principalmente da piccoli crostacei di plancton, si riempie la bocca e la richiude spingendo la lingua verso il palato in modo da generare una pressione interna che provoca la fuoriuscita del liquido attraverso i fanoni che trattengono la parte solida.
Anche se la Penisola Valdés non è l'area di alimentazione di questa specie, alla fine della stagione (ottobre/novembre) si possono registrare alcune attività di questo tipo, prima che inizi la migrazione verso le vere aree di alimentazione, a tutt'oggi ancora non conosciute con totale certezza.
La gestazione è di 12 mesi e il periodo di allattamento anche. Una balena si riproduce ogni tre anni. I maschi, in proporzione, hanno i testicoli più grandi di tutti i mammiferi (circa 500 kg. l'uno).
L'accoppiamento avviene ventre contro ventre. Le femmine che non desiderano accoppiarsi si mettono con la pancia in su , però i maschi, a volte in gruppo, cercano di farle girare.
Le femmine con capacità riproduttive ritornano nell'area della Penisola Valdés ad intervalli di tre anni , mentre i maschi adulti tendono a ritornarci ogni anno.
Dal 1972 si stanno conducendo degli studi sul suono, l'etologia e l'identificazione individuale.
Gli studiosi utilizzano le caratteristiche protuberanze bianche (le callosità), le cui forme sono diverse in ogni balena, come le nostre impronte digitali.
Con questo metodo si è stimato che la popolazione della balena della specie franca australe che visita la Penisola Valdés supera i 600 esemplari, che rappresenta il 22% della popolazione mondiale.
In Patagonia, nella provincia di Chubut, nella Penisola Valdès, località Puerto Piràmides, viene offerta la possibilità, tra i mesi di maggio e dicembre, di avvistare la balena franca australe e di emozionarsi quando già da lontano si pregusta l'incontro. Vedere una balena con il suo balenotto è uno spettacolo insolito e indimenticabile.
Esse rappresentano la grande attrazione della Penisola Valdès dove giungono fin sotto costa mostrandosi in evoluzioni e salti che si direbbero degni di un balletto classico nonostante la mole ed il peso enorme delle "ballerine".
Sei ditte specializzate con barche sicure e confortevoli effettuano il giro turistico che ha una durata di circa un'ora a seconda della vicinanza alla costa delle balene. Le barche si avvicinano a una distanza prudenziale ed a volte le balene passano sotto l'imbarcazione. I turisti colgono così l'occasione di fotografarle poiché la trasparenza delle acque dell'oceano lo consentono.
Tra le dite che effettuano le escursioni per avvistare le balene è possibile contattare:
Acuatours Pinino y Safari Submarino: Mitre,80 tel:00542965- 473800
Cressisub: H. Irigoyen 200 tel:00542965-471649
Ferramar: Bv.Alte. Brown y 1° Rotonda
Mundo Marino: Bv. Alte. Brown y 2° Rotonda
Peke Sosa: Albarracìn 290 tel:00542965-471291
Inoltre per altre informazioni: La "Secretaria de Turismo de Puerto Madryn" Av. Julio A. Roca, 444 Tel: 02965-453504 è a disposizione degli eventuali interessati.
In questo contesto è da rilevare che i mesi da maggio a dicembre rappresentano la stagione dell'amore per i magnifici cetacei che popolano i mari della Patagonia, ma è sempre la stagione dell'amore verso la natura per gli argentini che con grande spirito ecologico, le hanno dichiarate "Monumento Naturale".
DATI UTILI
Informazioni: Secretaría de Turismo (Puerto Madryn):
Avenida Roca 223 - Tel. 0054-2965-453504 e 0054-2965-452148.
Indirizzo Internet: www.madryn.gov.ar.
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