L'unenlagia (gen. Unenlagia) è un dinosauro teropode vissuto nel Cretaceo superiore tra i 90 e i 70 milioni di anni fa. I suoi resti sono stati rinvenuti in Argentina. La specie "paynemili" è stata descritta da Calvo, Porfiri e Kellner nel 2004, mentre la specie "comahuensis" nel 1997 da parte del paleontologo Novas.
I resti della discordia.
Accese discussioni si aprirono nel 1997 quando alcuni paleontologi argentini dichiararono di aver ritrovato l'anello mancante tra i dinosauri e gli uccelli. I paleontologi argentini avevano estratto dalle rocce il cinto pelvico, la maggior parte della zampa posteriore, una scapola e una porzione di arto superiore di un teropode del tutto particolare. Il nome generico di questo animale è emblematico delle difficoltà che i paleontologi si trovarono ad affrontare al momento della descrizione: Unenlagia significa infatti "metà uccello" in lingua Mapuche. Sicuramente il dinosauro era imparentato con il velociraptor e con i dromeosauridi; poiché molto simile a questi agili carnivori dalle dimensioni del cinto pelvico si deduce che l'unenlagia pesasse 45-40 kg e che le lunghe zampe ne facessero un agile corridore.
I caratteri da uccello.
I resti che hanno acceso il dibattito sono la scapola e l'arto anteriore. L'unenlagia sembra avere le "braccia" disposte lateralmente rispetto al corpo e sembra che durante il riposo venissero tenute chiuse, come le ali degli uccelli. Questa particolare articolazione aumentava il numero di movimenti possibili e le "braccia" tenute aperte lateralmente potevano svolgere la funzione di stabilizzatori. In ogni caso tutto lascia pensare che, per quanto potesse essere antenato degli attuali uccelli, l'unenlagia non fosse assolutamente in grado di volare.
Un predatore avvantaggiato.
L'unenlagia era sicuramente un predatore assai attivo, 2-3 metri, che si cibava di piccoli mammiferi e rettili e che forse poteva attaccare prede molto più grandi di lui. Questo animale era probabilmente molto intelligente e si pensa che questa intelligenza sopra la media gli conferisse un vantaggio sulle prede erbivore con minor coefficiente di encefalizzazione. Non sono stati ritrovati resti di mascelle, anche se probabilmente il suo becco (?) era armato di denti da cacciatore e non da uccello. Chiaramente l'unenlagia era agile, intelligente e coordinato. Usava la coda come timone permettendogli di cambiare con rapidità direzione. Probabilmente l'unenlagia seguiva furtivamente la preda prima di sferrare l'attacco e ciò era reso possibile dalla sua leggerezza e la sua innata agilità.
Dinosauri sugli alberi?
L'unenlagia aveva bisogno di molta energia, e come lui i suoi cuccioli. Dunque è possibile che scegliesse posti particolari per la deposizione delle uova e che i neonati non fossero autosufficienti durante le prime settimane di vita. I genitori dovevano quindi occuparsi di proteggere e mantenere la prole fino allo svezzamento completo. Secondo alcuni esperti questo animale era in grado di salire sugli alberi. Questo comportamento presenterebbe due vantaggi: il primo è una certa protezione dei cuccioli e il secondo è una vista in tutta la zona circostante. In ogni caso, è possibile che passasse quasi tutto il suo tempo a terra per cacciare.
Specie e parentele.
Al genere Unenlagia vengono ascritte due specie: U. comahuensis, la specie tipo, e U. paynemili, descritta nel 2004. Nel 2005 vennero descritti altri due "dinosauri - uccello" provenienti dall'Argentina: Buitreraptor e Neuquenraptor. Insieme a Unenlagia, questi dinosauri erano considerati membri della famiglia dromaeosauridae, dotati di caratteristiche particolarmente simili a quelle degli uccelli. Attualmente, i generi vengono ascritti ad una famiglia a sé stante, Unenlagiinae. Un altro possibile rappresentante del gruppo è Rahonavis, rinvenuto nel Madagascar.
fonte: Galeria Fotografica de Argentina
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