Arte e tecnica.
Già all'arrivo dei conquistadores, i Mapuche erano estremamente abili nell'usare strumenti di pietra, cosa che li ha resi capaci di creare forti e complesse strutture di difesa.
Con rapidità, seppero però anche mutuare dagli Europei l'uso del cavallo e di manufatti metallici, con il risultato di rendere più efficace la loro resistenza agli invasori.
Dagli Europei seppero altresì mutuare l'uso del grano e l'allevamento delle pecore. Altamente apprezzate sono poi le lavorazioni Mapuche in argento ed i loro prodotti tessili.
Lingua.
L'idioma Mapuche è parlato in Cile ed in piccole porzioni dell'Argentina. Due sono i suoi rami: l'Huilliche ed il Mapudungun. Sebbene non collegati al Quechua, è possibile riconoscere un qualche influsso lessicale. Le stime ci dicono che appena 200.000 sono però, in Cile, quanti riescono a parlarli fluentemente, anche perché il sostegno all'insegnamento, seppure presente, è effettivamente scarso.
Religione e mitologia.
La religione Mapuche si basa principalmente sul culto degli spiriti e degli antenati, chiamati genericamente pillán. A parte questi, si rende omaggio alle forze della natura, chiamati genericamente Ngen. Inoltre, i Mapuche credono nell'esistenza di un essere superiore che li governa, chiamato Ngenechén, formato principalmente da quattro aspetti principali, o persone, ma che prima della influenza cristiana su questa cultura erano in realtà spiriti distinti. Ad ogni modo, mai nacque nella loro cultura qualcosa paragonabile al pantheon di greci o germani.
La figura delle "Machi", ovverosia sciamane, un ruolo usualmente affidato alle donne più anziane, è una parte estremamente importante della cultura Mapuche, ancora oggi e a fianco del Cristianesimo. Le machi svolgono cerimonie per scacciare il male, per la pioggia, per la cura delle malattie, e posseggono una conoscenza estremamente vasta delle erbe medicinali cilene, guadagnata attraverso un duro apprendistato. Cileni d'ogni origine e classe fanno uso delle principali erbe della tradizione Mapuche.
Nella mitologia mapuche un posto notevole occupa la leggenda della creazione della geografia del Cile, denominata "Storia di Cai Cai e Ten Ten": dice questa leggenda Mapuche che in origine esistevano due vipere, una chiamata Cai Cai, che era quella che dominava le acque, e l'altra chiamata Ten Ten, che dominava il fuoco. Un giorno Cai Cai si arrabbiò e con la propria coda (che era simile a quella di un pesce) iniziò a colpire le acque, le quali inondarono tutta la regione. Persone ed animali erano nella disperazione totale, dato che ormai quasi non restava terra senz'acqua e le acque non smettevano di crescere. Invocarono allora l'aiuto di Ten Ten, che prese tutti - animali e persone - sul proprio dorso, salvandoli dalla morte. Ma un giorno fu Ten Ten a incollerirsi, con conseguente eruzione di tutti i vulcani assieme, e che in Cile sono effettivamente numerosissimi, sicché la gente fu costretta a scappare verso luoghi più sicuri.
Musica.
La musica mapuche è principalmente religiosa, anche se esistono composizioni di genere amoroso e dedicate alla terra natale. Impiega strumenti percussivi come il cultrún, d'uso esclusivamente rituale, e le cascahuilla (in Spagnolo, cascabeles). Due strumenti tipici sono la trutruca, una canna cava con un corno al suo estremo, ed il trompe, che usa la gola come cassa di risonanza.
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