I Mapuche resistettero con successo a molti tentativi dell'Impero Inca tesi ad assoggettarli, e questo sebbene mancassero di una organizzazione propriamente statale.
I Mapuche combatterono contro i conquistadores e, usando il fiume Bío-Bío come frontiera naturale, riuscirono a resistere ai tentativi per colonizzarli dal 1500 al 1800. Questo conflitto è conosciuto come la Guerra di Arauco, guerra che è stata immortalata nei poemi epici di Alonso de Ercilla dal titolo La Araucana.
Allorquando il Cile si mosse per separarsi dalla corona di Spagna, alcuni capi Mapuche appoggiarono i coloni. Una volta che il Cile riuscì effettivamente a raggiungere l'indipendenza dalla Spagna, i Mapuches - sebbene non fossero infrequenti degli scontri - tentarono una coesistenza pacifica ed una mescolanza con i nuovi vicini, che però decisero di rimanere uniti a nord del fiume Bío-Bío.
Infine, un discendente di filibustieri Francesi, di nome Orelie-Antoine de Tounens si autoproclamò Re di Araucania, si alleò con alcuni capi Mapuche, e attraverso combattimenti in cui usò il da poco nato e persuasivo fucile a ripetizione, spinse l'Esercito del Cile, nel decennio 1860, a porre termine alla Guerra di Arauco.
Il 17 novembre del 1860 venne così proclamato il Regno di Araucanía e Patagonia ed i capi Mapuche all'epoca in carica riconobbero Tounens loro re, con il nome di Orélie Antoine I.
Nei giorni seguenti, Tounens promulgò la costituzione del Regno e, il 20 novembre, dichiarò l'annessione della Patagonia, stabilendo come confini il fiume Bìo-bío a nord, l'Oceano Pacifico a ovest, l'Oceano Atlantico a est ed il Rio Negro a sud, fino allo stretto di Magellano. Orélie-Antoine nominò quindi un governo, creò una bandiera nazionale e coniò una nuova moneta per la nazione, il peso.
Tounens si recò nella città di Valparaíso per rendere nota la formazione del nuovo Stato al governo del Cile, che allora aveva Manuel Montt alla presidenza, e che però si dimostrò per nulla disposto a riconoscere la nuova situazione. Il governo cileno ordinò infatti l'arresto di Tounens per turbamento dell'ordine pubblico: il francese, trasportato in una località sulle sponde del fiume Malleco, nel gennaio 1862, venne portato prima a Nacimiento e poi, sempre in Cile, a Los Ángeles dove fu condannato alla reclusione in manicomio. Il console francese riuscì a intervenire, facendolo portare in Europa.
Tolta di mezzo la per loro scomoda figura di Tounens - tre ulteriori tentativi del Francese, nel 1869, nel 1874, e nel 1876, vennero questa volta stroncati sul nascere - usando un misto di forza, diplomazia e inganno, il governo del Cile riuscì a far firmare ad alcuni capi Mapuche un trattato che incorporava nello Stato cileno i territori Araucani. Di fatto, questo comportò una situazione di dominio da parte del Cile sui Mapuche che avrebbe finito con il provocare la loro decimazione, tanto che, da mezzo milione che erano inizialmente, i Mapuche vennero ridotti ad appena 25.000 nell'arco di appena una generazione.[1]
I discendenti Mapuche vivono attualmente lungo i territori meridionali di Cile e Argentina; alcuni mantengono le proprie tradizioni e continuano a sostenersi attraverso l'agricoltura, ma una crescente maggioranza si è trasferita nelle città in cerca di migliori opportunità economiche. In anni recenti, tornata la democrazia, se da un lato c'è stato un tentativo da parte del governo del Cile per stemperare alcune delle iniquità del passato - attraverso, per esempio, il riconoscimento dell'insegnamento del Mapudungun, il linguaggio dei Mapuche, nella zona di Temuco, ed interventi a favore della tutela della loro cultura - dall'altro è la maggioranza dei Mapuche a dichiararsi non solo insoddisfatta, ma addirittura ancora vittima di cocenti discriminazioni, incluso il ricorso ad arresti arbitrari. Per questo motivo, rappresentanti delle organizzazioni Mapuche si sono unite alla Organizzazione delle Nazioni e dei Popoli non rappresentati (UNPO) in cerca di riconoscimento e protezione per la loro cultura ed i loro diritti territoriali.
Cultura.
Secondo i dati del censimento del 2002 sarebbero solo 604.349, vale a dire appena il 4% della popolazione Cilena, mentre circa 300.000 vivono sull'altro versante delle Ande, in Argentina. Inoltre, come già detto nella sezione storica, a causa della perdita delle proprie terre, molti Mapuche ora vivono in condizioni miserevoli in grandi città come Santiago. Ad ogni modo, la resistenza di questo popolo in difesa delle proprie radici continua, soprattutto contro le multinazionali (tra cui la Benetton) che operano su territori legati alla tradizione spirituale Mapuche, e contro il paradosso di leggi anti-terrorismo nate durante l'epoca della dittatura di Pinochet e che invece vengono ancora usate, di frequente, contro i capi della comunità Mapuche.
Organizzazione sociale
L'organizzazione sociale dei Mapuche è basata principalmente sulle relazioni tra famiglie, laddove per famiglia si deve intendere il padre, le sue donne ed i figli. Quelle famiglie che avevano un antenato comune chiamavano il loro tipo di relazione "lof", che però è stato erroneamente deformato dagli storici - quasi sempre - in lov. Le famiglie che formavano un lof vivevano in abitazioni vicine, denominate rucas, e si aiutavano tra loro; ognuno aveva come capo un lonco ("testa" in mapudungun),
In caso di guerra, si univano in gruppi più ampi, denominati rehues, formati da vari lof, che formavano un gruppo paragonabile a quello di una tribù. Presso ogni rehue esisteva un comandante militare chiamato toqui.
Di fronte a grandi calamità come saccheggi, epidemie, invasioni o ad altri gravi problemi che coinvolgessero grandi estensioni di territorio, vari rehues si riunivano a loro volta, e generavano i cosiddetti aillarehues, a capo dei quali c'era il Mapu-toqui (capo militare di una comarca in stato di guerra). Gli aillarehues acquisirono grande importanza durante le lotte contro gli Spagnoli, lotte che produssero una figura prima inesistente, denominata Butalmapus, ovverosia l'unione di vari aillarehues. I capi dei Butalmapus erano eletti dai toquis: sono quelli che nelle cronache scritte dagli Spagnoli vengono detti Gran toqui. Sono esistiti tre Butalmapus chaimati Lafquen-mapu (nella regione della costa), Lelfun-mapu (nella regione degli altopiani) e Inapire-mapu (nella regione a ridosso della cordigliera).
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