FLORA AUTOCTONA (IN ORDINE ALFABETICO)

Alerce, Lahuen, Lahuan (Fitzroya cupressoides)
Amancay, Liuto (Alstroemeria aurantiaca)
Arrayán, Quetri (Luma / Myrceugenella)
Botellita (Mitraria coccinea)
Calafate (Berberis buxifolia)
Cipresso della Cordillera (Austrocedrus chilensis)
Coihue (Nothofagus dombeyi)
Colihue (Chusquea culeou)
Don Diego de la Noche (Oenothera odorata)
Fragola (Fragaria chiloensis)
Fucsia, Chilco, Faretra (Fuchsia magellanica)
Lenga (Nothofagus pumilio)
Maitén (Maitenus BoariaMaqui (Aristotelia maqui)
Michai (Berberis darwinii)
Mutisia (Mutisia decurrens, Mutisia retusa)
Notro (Embothrium) coccineum)
Ñire (Nothofagus Antartide)
Palo piche (Fabiana imbricata)
Pangue, Nalca (Gunnera chilensis)
Pilpil (Campsidium valdivianum)
Radal (Lomatia hirsuta)
Ginestra (Diostea junceae)
Taique (Desfontainea spinosa)
FAUNA AUTOCTONA
Il Guanaco
I guanachi fanno parte della fauna autoctona della regione, insieme a Choique, Mara, Piche e Volpi. È comune vederli viaggiando su strade o sentieri. Hanno occhi grandi e lunghe ciglia, con una pelliccia lunga e folta. Possiamo avvicinarci, ma di fronte al pericolo fuggono, saltando qualsiasi cespuglio o recinzione trovino sul loro cammino.
Lepre o Mara
Questa è la specie più grande, raggiungendo dimensioni maggiori della lepre europea. La sua pelliccia è prevalentemente grigia, che diventa bianca nella parte inferiore. È un roditore molto comune negli zoo dove vaga libero. La sua carne è probabilmente commestibile e la sua pelle è molto pregiata.
Huemul - Il fantasma delle Ande
Shoam per i Tehuelche, güemul per gli Araucani, l'huemul ha avuto un ruolo importante nella vita degli antichi abitanti della Patagonia, quando popolazioni di questo robusto cervo occupavano non solo la catena montuosa andina meridionale, ma anche parte delle praterie subandine. Oggi la loro presenza è diventata rara a causa della riduzione dell'habitat, della caccia e delle malattie trasmesse dal bestiame, che hanno accompagnato l'occupazione europea e creola delle terre della Patagonia
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