A San Martín de los Andes e dintorni, la gran varietà di fiumi e laghi di facile accesso che ospitano nelle proprie acque delle trote e salmonidi, sono ottimi per la pesca.
La geografia della zona alterna coste alberate, dove il regime di piogge è abbondante, e coste sassose, con un clima più arido. I fiumi interni collegano i loro corsi con numerosi laghi, dando vita ad uno spazio ideale per la proliferazione di specie autoctone, come il puyén, il pejerrey patagónico e la trota creola, e di quelle che sono state introdotte agli inizi del secolo scorso: la trota marrone, arcobaleno, di ruscello e il salmone.
Nel Parco Nazionale Lanín la pesca sportiva è autorizzata, ma è indispensabile avere un permesso, che può anche essere valido per tutta la stagione (da metà novembre a metà aprile, anche se in alcune zone si estende fino a maggio). Lo spirito di conservazione delle specie portò alla definizione di alcune misure che limitassero il danno agli animali, come il divieto dell’uso di esche vive e la restituzione immediata degli esemplari autoctoni presi.
Le possibilità di avventurarsi in giornate di pesca sono molte; a continuazione descriviamo alcuni dei luoghi più rinomati.
Lago Escondido.
Le specie che si catturano qui sono trote arcobaleno, marroni e fontinalis. Per regolamento, ogni pescatore può estrarre un massimo di due pezzi di non meno di 40 centimetri di lunghezza al giorno. Le modalità permesse sono Fly Cast e Spinning.
Fiume Correntoso.
È un fiume corto, dato che unisce il lago Nahuel Huapi con il Correntoso. È caratterizzato da una buona qualità e quantità di trote che alberga e vanta il record di un esemplare di 16 chilogrammi, catturato nelle sue acque. Anche se si trova più vicino al centro turistico Villa La Angostura che a San Martín de los Andes, lo si raggiunge attraverso la Ruta dei Siete Lagos (RN 234), apprezzando lungo il suo percorso gli specchi di acqua, ineguagliabili bellezze della zona.
Nel suo corto percorso di 14 chilometri, dentro il Parco Nazionale Lanín, fluisce fra la steppa e il bosco. Nasce nel lago che porta lo stesso nome e finisce nel fiume Filo Hua Hum, formando il fiume Caleufú.
È eccellente per ospitare pesci locali come i salmonidi, oltre alle trote migratrici che provengono dal lago Meliquina. Questa specie trova in questo fiume un habitat ottimo: acque fredde e cristalline; tratti di acque rapide e relativamente poco profonde (corredera); acque lente e profonde (pozón); correderas con substrati rocciosi sprovvisti di sabbia; temperature e portate relativamente stabili; rive con vegetazione e vari rifugi.
Fiume Filo Hua Hum Oeste.
Nella sua estensione di 11 chilometri è caratterizzato da zone con differenti caratteristiche per la pesca, dalla sua nascita nel lago Nuovo fino alla sua bocca sul margine ovest del lago Filo Hua Hum.
La sua nascita presenta eccezionali condizioni: uno slargo di 40 metri, acque mansuete e buona profondità. Le acque alte rendono difficili l’accesso alla bocca, ma chi ce la fa prenderà delle buone trote.
Il fiume è adatto per la pesca per i primi 400 metri. Poi, l’acceso è reso difficile dall’abbondante vegetazione costiera, ma a circa sei chilometri dalla sua foce diventa un’altra volta accessibile. Lì c’è una stretta, La Angostura, segnata dal pendio nord di Los Cerrillos, che produce un’apprezzabile riduzione sul largo della valle dalla quale scorre il fiume. Da una gran roccia è possibile vedere le trote, tanto nel pozzo ai piedi della rocca come nel fiume più su o giù.
Continuando verso la foce, compaiono elementi del paesaggio - burroni, radici, tronchi e rocce – che vengono usati come rifugio da una gran quantità di pesci. Quando poi il fiume si divide in braccia guadabili, all’avventura della pesca si aggiunge la sfida extra di una certa difficoltà.
Le specie.
Le trote appartengono alla famiglia dei salmoni, la maggior parte delle specie vivono in acqua dolce e si alimentano di ogni tipo di materia animale fresca, come pesci piccoli, crostacei e larve di insetti.
-Trota arcobaleno.
È molto apprezzata dai pescatori, dal momento che è una buona cacciatrice, lotta per liberarsi e salta fuori dall’acqua. Il suo dorso è verdognolo, i fianchi più chiari, ha macchie nere sul dorso, fianchi e alette dorsali, e una banda brillante che ripercorre tutto il suo corpo. Si trova prima e dopo i tratti rapidi d’acqua, in cerca di acque di corso cristallino.
-Trota Marrone.
Il suo corpo è svelto e agile con piccole macchie marroni. Dalla sua introduzione nel 1930 popola le acque di quasi tutta la regione patagonica.
-Trota di Ruscello.
Il suo segno distintivo è la sua aletta con il bordo bianco. Il corpo è corto, il dorso curvo e la coda quasi retta con macchie verdi, marroni, gialle, rosse e blu. La pesca de questa specie è una sfida, dal momento che è combattiva e lotta prima di essere catturata.
-Trota Creola.
Il suo lato migliore è più conosciuto dopo e non prima della pesca, dal momento che è molto saporita e al momento della pesca non presenta molto resistenza. Ne esistono di due tipi: quella dalla bocca grande e quella dalla bocca piccola.

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