A Rio Negro, il mare caldo e trasparente, le valli dalle diverse sfumature di verde, le steppe e le pitture rupestri convivono con il turismo d’avventura che si svolge nei monti e nelle acque turbinose del disgelo. La svariata fauna autoctona viene sfruttata attraverso la caccia, la pesca, l’avvistamento, il diving e le deliziose specialità gastronomiche.
Essendo parte della regione patagonica, offre le condizioni climatiche e geografiche ideali per sviluppare attività di montagna e voli in parapendio. Nei dintorni della città di San Carlos de Bariloche si trova il centro di sci Catedral, uno dei più importanti dell’emisfero sud e sede permanente di gare di sci e di snowboard per professionali e dilettanti. Gli sport nautici sono protagonisti nell’estate e le coste dei laghi si convertono in balneari veri e propri. Il golf è uno sport molto importante e conta su di un vasto assortimento di circuiti per la sua pratica. In questa provincia si svolge un’importante attività produttiva di coltivo di frutteti e viti e le città valgono la pena di essere vistate.
Sul litorale atlantico del Rio Negro, il clima è moderato dalla presenza della massa oceanica, allontanandosi dalla costa verso l’interno la mancanza di precipitazioni e la mancanza di rilievi, determinano temperature rigide in inverno ed elevate in estate, con forti escursioni termiche che contraddistinguono l’arido altopiano patagonico dove crescono solo cespugli spinosi.
Unica eccezione è la rigogliosa Valle de Rio Negro con i suoi verdi pascoli.
Avvicinandosi alla Cordillera esplode la fisionomia inconfondibile di questa zona, dove l’influenza dei venti umidi fa si che ci sia un clima più mite con temperature minime mai al di sotto dei –10° e non superiori ai 30°.
Il turismo è sviluppato attorno a San Carlos de Bariloche, centro conosciuto a livello internazionale, sulle sponde del lago Nahuel Huapi. Da vedere l’importante Parco Nazionale Nahuel Huapi che protegge la ricchezza faunistica e paesaggistica.
Altra regione affascinante è Pehuenia con il suo Parque Nacional Lanin, ai piedi del vulcano omonimo.
L’Industria sfrutta le risorse del sottosuolo soprattutto minerali di ferro, ma anche gas naturale e petrolio. L’impulso alla crescita di questa regione la dato anche l’agricoltura con la fruttocoltura.
Storicamente i primi colonizzatori entrarono nella zona intorno al 1550 arrivando dal Cile.
All’epoca la terra era abitata dalla popolazione Mapuche di cultura andina.
BARILOCHE.
Il nome deriva probabilmente da “vuriloche” genti che abitano al di la del monte.
Cittadina che nasce alla fine dell’800 come centro di raccolta e commercializzazione del legname, della lana e della carne. Porta di ingresso per il Parco Nazionale Nahuel Huapi che nacque negli anni ’30 quando il governo argentino intervenne con consistenti investimenti sulla zona.
Bariloche ospita anche un importante Centro di Ricerche Atomiche ed ha un’attiva produzione locale di ceramica,maglieria e dolci.
Il Centro Civico: presso questo centro hanno sede il Municipio, le Poste Centrali, l’Ufficio del Turismo ed altri enti.
Particolare il meccanismo dell’orologio della torre che allo scoccare di mezzogiorno, mostra quattro statue di legno che rappresentano i protagonisti della storia locale: un Indio, un Missionario,un Conquistatore spagnolo ed un Contadino.
PARQUE NACIONAL NAHUEL HUAPI.
Territorio di circa 7500 ettari donati alla Nazione dal perito Francisco Pascasio Moreno nel 1903, divenne parco nel 1943 prende il nome dal grande lago Nahuel Huapi che ha una superficie di oltre 500 kmq e una profondità massima di 450 metri.
All’interno del lago si trovano alcune isole. In questo tratto di rilievo andino attraversato da molti valichi raggiunge la punta massima con il Cerro Tronador (3554m slm).
Nel periodo estivo è possibile raggiungere il Cerro Tronador dal quale discendono otto ghiacciai quattro su territorio argentino e quattro su quello cileno.
L’insediamento più antico della Patagonia sulla riva destra del Rio Negro con il nome di Mercedes de Patagones.
Della antica città di Mercedes è rimasto ben poco, è possibile ancora vedere la Cattedrale ed il convento che oggi ospita il Collegio San Francisco de Salles costruzione in mattoni del 1890.
Da vedere il Museo Provinciale Gobernador Tello esposizione di reperti antropologici e storici.
All’interno del Colegio de Salles c’è il Museo Salesiano Cardenal Cagliero che conserva oggetti religiosi di quando il Cardinale era Vescovo di Viedma.
In Rivadavia 34 si trova il Museo Gardeliano con un’incredibile collezione di dischi e testimonianze dedicate a Carlos Gardel.
Nei dintorni di Viedma si trovano note località balneari come El Condor, Punta Medanos, Playa Bonita , Bahia Rosas frequentata dai pescatori di pescecani. Risalendo il corso del fiume Rio Negro si attraversa la Valle del Rio Negro dove si incontrano molti insediamenti agricoli sorti su avamposti militari.
GENERAL ROCA importante centro agricolo dove in Marzo si tiene la Fiesta Nacionale del la Manzana (mela), fondata come caserma poi colonizzata da emigranti tedeschi e francesi.
VILLA REGINA colonia di origine italiana fondata negli anni trenta e dedicata alla cantante lirica Regina Pacini, in Aprile si svolge la Fiesta Provincial de la Vendimia (vendemmia).
CIPOLLETTI , fondata nella regione della Pampa Seca dal Colonnello Oro nel 1903, deve il suo sviluppo al sistema di irrigazione creato dall’Ing. Cesare Cipolletti.
Interessante da vedere la Casa Pichi Ruca (piccola casa in mapuche), costruita nel 1928 dalla moglie del Colonnello Oro in stile coloniale e la Villa Peuser sontuosa villa neoclassica che ricorda il petit trianon di Maria Antonietta.
Cerro Catedral.
Grazie alla sua imponente presenza, 60 anni fa é stata la culla dello sci in Argentina, e da allora conserva la sua leadership come centro invernale più sviluppato del Sudamerica. È caratterizzato dai suoi paesaggi di laghi, valli e montagne, 600 ha. di pendii sciabili e 120 km di piste con 39 impianti di risalita. Un colle incomparabile, con un centro servizi alla base che possiede di tutto.
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