1.- Cile, gli ambientalisti e i Mapuche danno battaglia contro la centrale idroelettrica Neltume.
Questo Giovedì i loro rappresentanti sono andati al Servizio Valutazione Ambientale nella regione dei fiumi, dove hanno presentato una relazione sulla violazione dei diritti da parte del progetto di Enel-Endesa e hanno chiesto una sanzione contro Colbun SA. Con Centrale di San Pedro.
Fonte: http://radio.uchile.cl/
La rete delle Organizzazioni Ambientaliste e le comunità mapuche Panguipulli del lago Neltume hanno presentato al Servizio di Valutazione Ambientale (SEA) di Los Rios, un report che spiega le violazioni dei DD.HH. del popolo Mapuche e della Riserva della Biosfera di foreste pluviali temperate del sud del Cile da parte dell’ impianto idroelettrico Neltume, gestito dalla società Enel Endesa.
Hanno inoltre presentato la richiesta alla Commissione Ambientale dei fiumi di avviare un processo di sanzionamento contro Colbun a causa degli errori presenti nelle loro valutazioni geologiche e la mancanza di roccia madre che supporti la parete della diga all’interno del progetto di San Pedro.
Guido Melinao, leader della comunità Valeriano Cayicul, ha insistito che la centrale Neltume, nella zona della precordigliera del comune di Panguipulli, con una potenza approssimativa di 490 MW, non ha rispettato le comunità della zona: "Hanno profanato il luogo dove si svolgono le cerimonie mapuche, si tratta di una profanazione della nostra attività culturale. Davvero non hanno rispettato la Ley Indigena, come era stata dettata dalla Bachelet. Siamo molto infastiditi dalle menzogneche sono state raccontate in questo progetto. Noi siamo contro ", ha detto.
2.- Secondo Trawun della Coordinazione Europea in Appoggio al Popolo Mapuche.
Le organizzazioni europee: Comabe (Belgio), Fondazione FOLIL (Olanda), FEWLA (Belgio), GfbV (Bonn e Colonia, Germania), GAM (Monaco, Germania), Tierra y Libertad para Arauco (Parigi, Francia), UNPO (Belgio, Olanda), che lavorano nella diffusione della realtà, in solidarietà e appoggio del Popolo Mapuche, si sono riunite a Bruxelles dal 10 al 12 di Maggio per la realizzazione di un Trawun (Incontro) tra collettivi di solidarietà.
Questo incontro è stato organizzato dal Collettivo FEWLA con l’appoggio della Fondazione Folil e il Collettivo Alpha.
Da Wallmapu (sud del Cile) abbiamo potuto ricevere il Werken (portavoce) del Parlamento di Koz Koz, Umberto Manquel. Sono inoltre stati presenti attraverso una video conferenza le organizzazioni: Coordinadora General de la CLACPI (Jeannette Paillan), Mapuexpress (Alfredo Seguel), Comité de apoyo al Pueblo Mapuche en Noruega (Maria Esperidion), GfbV-Italia (Olivia Casagrande).
Questo incontro nasce dalla necessità di valutare e migliorare la coordinazione tra le organizzazioni menzionate.
La CEAM si oppone ai mega-progetti che lo stato cileno e le imprese multinazionali Endesa-Enel e ENHOL vogliono realizzare nelle zone di Neltume e Curarrehue, appoggiando la resistenza manifestata dalle comunità Mapuche nel Wallmapu (sud del Cile). Allo stesso modo la CEAM ripudia l’applicazione della Legge Antiterrorista contro il Popolo Mapuche, che viola trattati e convenzioni firmati(ad esempio la OIT 169) sui Diritti Umani e i Diritti del Bambino.
Giovedì 18 maggio dirigenti mapuche che rappresentano più di 30 comunità del settore di Panguipulli, nella zona della cordigliera nella regione dei fiumi, si sono presentati davanti all’ambasciata italiana e spagnola per chiedere un’udienza in cui esporre i danni che sta provocando il progetto idroelettrico di Neltume, portato avanti dall’impresa italiana ENEL in congiunto con ENDESA. Tra i vari effetti negativi risalta l’inondazione di siti cerimoniali per la realizzazione del Nguillatùn, che l’impresa vorrebbe dislocare in un altro luogo. Noemí Catrilaf, werken della comunità Inalfken, il dirigente Guido Melinao, della comunità Valeriano Cayicul, Humberto Manquel, del Parlamento mapuche de Koz Koz, integranti della Red Ambientalista de Panguipulli, questo venerdì hanno consegnato un documento in cui sollecitano i governi spagnolo e italiano a informarsi e a pronunciarsi rispetto al mancato rispetto dei diritti consultivi e al danno ai siti cerimoniali di queste comunità della zona della cordigliera. Il progetto, hanno segnalato, implicherebbe il dislocamento di comunità umane, e l’alterazione significativa dei sistemi di vita e dei costumi di coloro che abitano il settore, a causa della collocazione permanente della “”Centrale Idroelettrica Neltume”. Di fatto, la sua installazione danneggerebbe le cerimonie religiose realizzate dalle comunità dal momento che presuppone l’inondazione e l’alterazione del sito in cui viene realizzato il Nguillatun, a cui partecipano comunità dei territori di Carirriñe, Lago Neltume e Choshuenco-Punahue.
4.- Gli articoli più letti del mese in Patagonia Express: Maggio 2013.
Definita come la capitale argentina del trekking, El Chaltén offre un panorama glaciale spettacolare.
Una visita a El Chaltén è un’avventura indimenticabile. In esistenza solo dal 1985, il villaggio di El Chaltén in Argentina è adesso in fase di rapido sviluppo, grazie soprattutto alla recente pavimentazione dell’autostrada che porta a , riducendo considerevolmente il percorso tra i due paesi. Definita come la capitale argentina del trekking, El Chaltén offre un panorama glaciale spettacolare, nonché innumerevoli opportunità per magnifici trek, ascensioni e campeggi, ed è una meta favorita di appassionati escursionisti, scalatori e amanti della natura.
Il Cerro Chaltén (noto anche come Cerro Fitz Roy) è una montagna situata nel Parco Nazionale Los Glaciares, nella provincia di Santa Cruz in Patagonia, vicino al villaggio di El Chaltén, prossimo alla frontiera tra Argentina e Cile. Raggiunge un'altezza di 3.405 metri sul livello del mare. Il nome Chaltén deriva dalla parola in lingua mapuche che significa la montagna che fuma (a causa delle frequenti nuvole che si addensano sulla sua sommità), e il popolo mapuche l'hanno considerata come una montagna sacra. Cerro Chaltén è il simbolo della provincia di Santa Cruz, ed è rappresentato nella sua bandiera e nel suo stemma.
Giovedì 18 maggio dirigenti mapuche che rappresentano più di 30 comunità del settore di Panguipulli, nella zona della cordigliera nella regione dei fiumi, si sono presentati davanti all’ambasciata italiana e spagnola per chiedere un’udienza in cui esporre i danni che sta provocando il progetto idroelettrico di Neltume, portato avanti dall’impresa italiana ENEL in congiunto con ENDESA. Tra i vari effetti negativi risalta l’inondazione di siti cerimoniali per la realizzazione del Nguillatùn, che l’impresa vorrebbe dislocare in un altro luogo. Noemí Catrilaf, werken della comunità Inalfken, il dirigente Guido Melinao, della comunità Valeriano Cayicul, Humberto Manquel, del Parlamento mapuche de Koz Koz, integranti della Red Ambientalista de Panguipulli, questo venerdì hanno consegnato un documento in cui sollecitano i governi spagnolo e italiano a informarsi e a pronunciarsi rispetto al mancato rispetto dei diritti consultivi e al danno ai siti cerimoniali di queste comunità della zona della cordigliera. Il progetto, hanno segnalato, implicherebbe il dislocamento di comunità umane, e l’alterazione significativa dei sistemi di vita e dei costumi di coloro che abitano il settore, a causa della collocazione permanente della “”Centrale Idroelettrica Neltume”. Di fatto, la sua installazione danneggerebbe le cerimonie religiose realizzate dalle comunità dal momento che presuppone l’inondazione e l’alterazione del sito in cui viene realizzato il Nguillatun, a cui partecipano comunità dei territori di Carirriñe, Lago Neltume e Choshuenco-Punahue.
Mapuche (dalla fusione di due termini Mapudungun: Che, "Popolo" e Mapu, "della Terra") sono gli abitanti Amerindi originari del Cile Centrale e Meridionale e del Sud della Argentina (Regno di Araucanía e Patagonia). In Spagnolo sono anche indicati come araucanos (Araucani). Quanto all'origine di quest'ultima denominazione, due sono le scuole di pensiero: c'è chi sostiene che nasca dalla parola Quechua awqa (che significa ribelle), e chi invece giudica più attendibile la sua derivazione dal nome geografico Mapuche Ragko, che vuol dire "acqua argillosa". I Mapuche hanno una economia basata sulla agricoltura; la loro organizzazione sociale è sviluppata in famiglie estese, sotto la direzione di un "lonko" o capo, sebbene in tempi di guerra si possano unire in gruppi più larghi ed eleggere un "toqui" ('portatore d'ascia') per guidarli. I Mapuche sono una etnia variegata composta da numerosi gruppi che condividono tra loro una stessa struttura sociale, religiosa ed economica, così come una eredità linguistica comune. La loro influenza si estende tra il fiume Aconcagua e la pampa Argentina. I Mapuche si dividevano in differenti gruppi a seconda del territorio che occupavano. Si suppone che in principio fossero popoli differenti ma uniti da un idioma comune:
Il vecchio espresso della Patagonia.
Otto non ebbe bisogno di svegliarmi, ci pensò la polvere. Riempì il mio scompartimento e mentre il Lagos del Sur correva attraverso l'altopiano dove piove raramente (a che servivano qui le scarpe impermeabili?) la polvere veniva sollevata, e la nostra velocità la faceva entrare con forza attraverso le finestre che sbatacchiavano e le porte dondolanti. Mi svegliai sentendomi soffocare, e mi feci una maschera con il lenzuolo per poter respirare. Quando aprii la porta, una nuvola di polvere mi volò addosso. Non era una normale tempesta di sabbia, pareva più un disastro nel pozzo di una miniera: il rumore del treno, l'oscurità, la poi vere, il freddo. Non c'era pericolo che perdessi la stazione di Ingenero Jacobacci per via del sonno. Appena dopo mezzanotte ero compici il mente sveglio. Digrignai i denti, e granelli di sabbia scricchiolarono nei i molari. Misi a posto la valigia, riempii le tasche con le mele che avevo coni-prato a Carmen de Patagones e andai all'entrata del vagone ad aspri ture il segnale di Otto. Stetti lì seduto. La polvere vorticava dal corridoio, avvolgeva in folate le lampadine e copriva gli specchi e le fine-siri.1 con pelo di criceto. Tenni un fazzoletto sulla faccia. Lavarsi non aveva spfl« -, so; non c'era sapone, e l'acqua era gelata.
8.- Il pinguino di Magellano e le meraviglie della Peninsula Valdes.
Questi eleganti uccelli dal piumaggio nero sul dorso e bianco sul ventre non possono volare ma sono ottimi nuotatori e tuffatori. Le zampe sono spostate ben indietro e ciò li rende abbastanza goffi nel camminare ma li aiuta a nuotare. Il piumaggio è compatto e hanno uno spesso strato di grasso sotto la pelle. Usano le ali come pinne per avanzare nell’acqua e tornano sulla terra ferma soltanto per il periodo di riproduzione o di muta del piumaggio.
Il pinguino di Magellano può raggiungere i 70 cm di altezza e un peso massimo di 56 kg. Il corpo è affusolato, lo scheletro è robusto e pesante con una gabbia toracica ampia e uno sterno ben sviluppato.
La riproduzione.
Dopo aver trascorso l’inverno nelle coste del Brasile, più di duecentomila coppie di pinguini di Magellano arrivano alle coste del Chubut a metà Settembre per riprodursi. I primi ad arrivare sono i maschi. Questi giungono a terra qualche giorno prima delle loro compagne (sono monogami e formano coppie stabili) e cominciano a pulire e a rimettere a nuovo lo stesso nido che è stato usato l’anno prima. Là aspettano riposati l’arrivo delle compagne che avverrà un paio di giorni più tardi.La deposizione delle uova ha luogo a fine Settembre e ogni femmina ne depone normalmente due, con un intervallo di circa quattro giorni fra l’uno e l’altro. Dopo 40 giorni di incubazione, in Novembre, nascono i piccoli. Hanno una fame insaziabile e i genitori si devono alternare per andare verso la spiaggia in cerca di cibo.
9.- Villa La Angostura, un tranquillo villaggio nel cuore della Patagonia.
Villa La Angostura, un tranquillo villaggio nel cuore della Patagonia, offre l'occasione perfetta per una fuga tra foreste incantate dal sapore alpino.
Potrai gustare i dolcetti artigianali locali mentre respiri a pieni polmoni l'aria frizzante delle Ande. Gli amanti dello sci e dello snowboard rimarranno entusiasti di Villa La Angostura, che in inverno si trasforma in un luogo davvero incantato. Villa La Angostura è una cittadina situata nella parte meridionale della province argentina di Neuquén, sulla sponda nord-occidentale del lago Nahuel Huapi. Ha una popolazione di circa 11.000 abitanti. La cittadina è situata a metà strada fra San Martín de los Andes e San Carlos de Bariloche, nel Parco Nazionale Nahuel Huapi.
La Angostura è considerata una delle principali attrazioni della Patagonia andina, per la città stessa, dalle caratteristiche costruzioni in legno strutturale, ma anche per la bellezza dei panorami nella regione circostante.
Il Parco Nazionale Torres del Paine, è una delle aree protette del Cile.
Nel 2006, occupava una superficie di circa 242.242 ha. È uno dei parchi più grandi del paese e uno dei più importanti. È il terzo per numero di visite, delle quali circa il 75% corrisponde a turisti stranieri, specialmente europei. Il parco fu creato il 13 maggio del 1959. L'Unesco lo dichiarò riserva della biosfera il 28 aprile 1978.
Il parco si trova 112 km a nord di Puerto Natales e a 312 dalla città di Punta Arenas. È una delle undici aree protette esistenti nella Regione delle Magellane e dell'Antartide Cilena (assieme ad altri quattro parchi nazionali, tre riserve nazionali e tre monumenti nazionali. Nel complesso, le aree silvestri protette comprendono il 51% della superficie della regione (6.728.744 ha). Confina a nord con il Parco Nazionale Los Glaciares, in Argentina. Il parco presenta una grande varietà di ambienti naturali: montagne (tra le quali si staglia il complesso del Cerro Paine, la cui cima principale tocca i 3.050 m s.l.m., le Torres del Paine e i Cuernos del Paine), vallate, fiumi (come il río Paine), laghi (tra i quali il Grey, Pehoé, il Nordenskjöld e il Sarmiento), ghiacciai (Grey, Pingo, Tyndall e Geikie, appartenenti al Campo de Hielo Patagónico Sur).
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